Repozytorium Theo-logos

Logion Łk 12,47-48a w historii egzegezy

    A A A  

Pokaż uproszczony rekord

dc.contributor.author Wronka, Stanisław
dc.date.accessioned 2022-12-13T08:57:28Z
dc.date.available 2022-12-13T08:57:28Z
dc.date.issued 2005
dc.identifier.citation Polonia Sacra, 2005, R. 9 (27), Nr. 16 (60), s. 289-310. pl_PL
dc.identifier.issn 1428-5673
dc.identifier.uri http://repozytorium.theo-logos.pl/xmlui/handle/123456789/2243
dc.description.abstract Le frasi di Le 12,47-48a sembrano abbastanza chiare e comprensibili da sé. Tuttavia nel corso dei secoli gli esegeti erano capaci di tirare da essi diversi dettagli che sfuggono alla lettura sommaria. Cerchiamo di raccogliere le loro opinioni a proposito di questo testo. 1) Parecchi biblisti hanno affrontato alcune questioni formali. • È stato stabilito che il logion non viene da Luca, ma dalla tradizione. Può darsi che alla sua base stia la parola immaginosa, usata da Gesù (ipsissima verba Iesu). • Riguardo al genere letterario di questi versetti, si davano diverse risposte: logion, parola immaginosa, parabola, sentenza di forma proverbiale, principio dell'interdipendenza fra pena e conoscenza, regola del giudizio di Dio. • Si ritiene comunemente che in origine il logion era un'unità letteraria autonoma, la quale Luca ha aggiunto alla parabola dell'amministratore (12,42-46). Secondo gli uni il logion continua la parabola, secondo gli altri si unisce alla parabola in modo staccato e il suo oggetto è alquanto diverso da quello di essa. 2) Più largamente i biblisti si pronunciavano a proposito del contenuto del logion. • È chiaro per tutti che prima di tutto i versetti esprimono l'interdipendenza fra la conoscenza del proprio dovere e la pena nel caso di trascurarlo. È un principio universale, conosciuto nell'Antico e nel Nuovo Testamento, nonché nel giudaismo. Nel nostro testo esso concerne direttamente la relazione fra padrone e servo o schiavo, benché possa essere esteso su ogni relazione interumana, in modo metaforico invece si riferisce alla relazione dell'uomo con Dio. • Nel servo che conosce e non conosce la volontà del padrone gli scienzati hanno visto diversi uomini oppure gruppi umani: uomo intelligente che sfugge alla volontà di Dio e uomo semplice, incolto; giudei e pagani; responsabili di Israele e il suo popolo; cristiani e pagani; Apostoli con i loro successori – vescovi, incluso Pietro con i suoi successori – papi, ed altri discepoli di Gesù con i loro successori – semplici fedeli, ossia gerarchia e laicato. Secondo alcuni il servo che non conosce la volontà del padrone è stato introdotto solo per contrasto, e perciò non designa nessuna persona concreta. In vari modi era pure interpretata la volontà del padrone. Per i giudei essa significava la volontà di Dio espressa in modo generale nella Legge, soprattutto nel decalogo, oppure più concretamente nella predicazione di Gesù, concernente la venuta del regno di Dio e non accettata dalla maggior parte dei giudei. Per i cristiani invece la volontà del padrone è la volontà di Dio proclamata da Gesù o la volontà di Gesù stesso. Alcuni la limitano all'istruzione riguardante la parusia e il giudizio di Dio oppure allo scrupoloso compimento dell'incarico affidato. Gli esegeti sottolineano che l'ignoranza della volontà di Dio è solo relativa, dunque da superare, perché ogni uomo può conoscerla attraverso la rivelazione positiva oppure per mezzo della luce della ragione naturale. Allora l'ignoranza della volontà di Dio è sempre in qualche modo volontaria, perciò l'uomo che non la conosce sarà anche punito. • Come scorgono tutti, le sferzate erano una pena normale per i servi e schiavi. Nel nostro testo esse significano una escatologica pena di Dio, secondo gli uni – l'inferno, secondo gli altri – il purgatorio. Molte e poche percosse esprimono il diverso grado di questa pena. Alcuni vedono nelle molte percosse la pena d'inferno e nelle poche percosse la pena di purgatorio. Vediamo che nelle corte frasi di Le 12, 47-48a gli esegeti hanno visto diversi problemi e contenuti. Le loro suggestioni possono aiutarci a comprendere meglio questo logion e spingerci ad ulteriori riflessioni, perché l'interpretazione di un testo, soprattutto quello della Sacra Scrittura, non è mai compiuta. it
dc.language.iso pl pl_PL
dc.publisher Wydawnictwo Naukowe Papieskiej Akademii Teologicznej w Krakowie pl_PL
dc.rights Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Poland *
dc.rights.uri http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/pl/ *
dc.subject Biblia pl_PL
dc.subject Pismo Święte pl_PL
dc.subject Nowy Testament pl_PL
dc.subject Ewangelia pl_PL
dc.subject Ewangelia według św. Łukasza pl_PL
dc.subject Łk 12 pl_PL
dc.subject egzegeza pl_PL
dc.subject egzegeza biblijna pl_PL
dc.subject obowiązek pl_PL
dc.subject kara pl_PL
dc.subject świadomość pl_PL
dc.subject obraz pl_PL
dc.subject służba pl_PL
dc.subject sługa pl_PL
dc.subject Bible en
dc.subject New Testament en
dc.subject gospel en
dc.subject exegesis en
dc.subject biblical exegesis en
dc.subject duty en
dc.subject punishment en
dc.subject awareness en
dc.subject image en
dc.subject service en
dc.subject Ewangelia Łukasza pl_PL
dc.subject Łukasz Ewangelista pl_PL
dc.subject biblistyka pl_PL
dc.subject biblical studies en
dc.title Logion Łk 12,47-48a w historii egzegezy pl_PL
dc.title.alternative II logion di Le 12,47-48a nella storia dell'esegesi it
dc.type Article pl_PL


Pliki tej pozycji

Z tą pozycją powiązane są następujące pliki licencyjne:

Pozycja umieszczona jest w następujących kolekcjach

Pokaż uproszczony rekord

Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Poland Poza zaznaczonymi wyjątkami, licencja tej pozycji opisana jest jako Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Poland

Szukaj w Theo-logos


Szukanie zaawansowane

Przeglądaj

Moje konto

Polub nas